08 febbraio 2007
Per vivere è necessario porre delle uguaglianze, inventare nomi, classificazioni, schemi che consentano di organizzare il flusso continuo delle esperienze..tutto ciò che risulta essere continuamente diverso, nuovo, imprevedibile non può essere dominato. E questo manda in crisi l'uomo che preferisce molta uguaglianza ed analogia alla spontaneità, magari non perfetta, ma pur sempre istintiva, dei singoli. L'uomo per vivere ha bisogno di ridurre ad unità il molteplice, di unificare ciò che è separato e lontano, di rendere uguale tutto ciò che appare diverso ai suoi occhi..mettere tutto dentro a delle categorie contrassegnate da fosforescenti post-it in modo che risultino essere ben visibili anche a lunghe distanze.
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2 commenti:
...e in questo processo l'uomo perde la sua creatività.
Perchè è dal caos che nasce la vita, ciò che respira e ha colore.
eh già..ma dev'essere un caos ordinato..un processo a volte sottomesso dalla ragione, e non una semplice coincidenza..
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